Rinoplastica Nuove Tecniche 

Rinoplastica e percezione visiva

Che cosa rende un naso bello ed interessante? Se stai pensando di fare una rinoplastica, ti sarai posto ripetutamente questa domanda e probabilmente questo dilemma ti starà dando qualche pensiero.
La Rinoplastica tradizionale tende tutt’oggi a preferire un naso all’insù relativamente piccolo  con un dorso scavato. Queste tecniche danno un aspetto artificiale, di “naso rifatto” o  "operato". Le nuove tecniche della rinoplastica moderna invece sono ondamentalmente basate sulla creazione di un risultato naturale, che tenga conto delle preferenze personali e soprattutto dei modelli multiculturali, che non si basano unicamente su criteri estetici standardizzati.
Il vero obiettivo dei nuovi metodi della rinoplastica moderna sono quelli creare un naso, che si fonde perfettamente con il resto del viso in modo tale, che nessuno si accorga, che qualcosa è stato fatto. Il principio è quello di indirizzare l’attenzione lontano dal naso valorizzando i tratti più gradevoli del soggetto, come  gli occhi e la bocca.

Come arrivare a tutto ciò? Il naso è una struttura importante in ambito estetico, perché situata al centro del viso, in quello che viene chiamato tecnicamente “triangolo estetico”, in cui è dimostrato che quando si guarda il volto umano, l'occhio si sofferma di più.

Rinoplastica triancolo estetico

Il triangolo estetico è un triangolo definito da occhi e bocca, in cui al centro è presente la piramide nasale


Scansioni dell'occhio sul viso

Scansione degli occhi con punti in cui si sofferma maggiormente lo sguardo


Il modo con chi gli occhi osservano, si basa su fenomeni in cui gli occhi stessi  si soffermano maggiormente in determinate aree del viso, entrando in gioco concetti di scansione,  con cui funzionano i nostri occhi. Le scansioni avvengono spontaneamente a velocità elevatissime ed insistono involontariamente su alcuni punti di interesse dell’oggetto osservato.
Quando osserviamo un volto umano, questo sistema spontaneo ed  involontario dei nostri occhi, insiste su punti di interesse costituiti da luci ed ombre del viso, principalmente all’interno nel triangolo estetico.

Rinoplastica osservazione dei riflessi sul naso

rinoplastica: studio dei riflessi sulla superficie del naso

Riflessi di luce ed ombre sul naso: A ed A': interruzione del gioco di luce sul dorso fa perdere esteticità di un naso che non presenta difetti apparenti. B e B': gioco di luce corretto e simmetrico che accresce gradevolezza del naso osservato


L’osservazione delle luci e delle ombre presenti sul naso infatti, è diventata una parte preponderante dello studio  pre e post operatorio nelle nuove tecniche della rinoplastica moderna. Lo studio di come si presenteranno le luci e le ombre sul naso sono fattori considerati oggi più importanti della forma finale, che assumerà il naso dopo l’intervento di rinoplastica. La scarsa considerazione dei giochi di luce e ombre è uno dei motivi per cui spesso non si ha una buona sensazione osservando un naso apparentemente senza difetti, viceversa nasi imperfetti con buoni riflessi di luce ed ombre appaiono più interessanti e belli.
C’è poi un discorso di armonia del viso da considerare e quindi per ovvi motivi al centro del triangolo estetico c’è il naso, che spesso è in grado di influenzare inconsciamente, come percepiamo un individuo da un punto di vista estetico. E’ facile quindi capire come sia possibile, che un naso poco attraente possa turbare la bellezza del viso in generale.
Dopo un buon intervento di rinoplastica i pazienti generalmente ricevono i complimenti da persone ignare di ciò che è stato fatto, per il loro aspetto in generale e non per il naso nello specifico. Questo è da sempre il miglior biglietto da visita di una rinoplastica ben eseguita. La cosa interessante è che spesso dopo una rinoplastica,  la caratteristica del viso, che risulta più attraente, non necessariamente sarà il  naso, spesso i complimenti vengono fatti per gli occhi o per la bocca, a testimonianza, che un buon equilibrio del triangolo estetico è stato ripristinato, evidenziando pregi, precedentemente mascherati dal naso, che era fuori proporzione col viso.

Rinoplastica Dinamica

Rinoplastica composizione del naso

Composizione del naso e analisi delle diverse parti


Il terzo fattore, che fa la differenza nella rinoplastica estetica moderna rispetto ai concetti classici di rinoplastica sono le proporzioni tra le parti, che costituiscono il naso. Il concetto di rinoplastica dinamica acquisisce una importanza sempre maggiore, anche se è ancora molto sottovalutato dagli operatori. Il punto importante è che il naso non può e non deve essere mai considerato in parti separate. Non esiste fare “la punta del naso” o “togliere solo la gobbetta”. Il naso è un insieme di parti interconnesse ed in equilibrio dinamico, per cui alterando una sola parte, inevitabilmente la percezione sulle altre parti cambierà totalmente, stravolgendo l’estetica generale del naso e del viso. Per capire questo concetto, difficile solo apparentemente, facciamo un esempio e pensiamo al naso come una piramide. Quando asportiamo la “gobbetta” togliamo l’apice di questa piramide. Il risultato è che in virtù di questo apice “mozzato” la percezione, che avremo di fronte è che il naso si sia allargato. Quindi rimuovendo solo il gibbo otterremo un naso all’apparenza più largo, tozzo e fuori proporzione con la punta e con il triangolo estetico, anche se non abbiamo fatto niente materialmente per allargarlo.
L'arte della rinoplastica moderna è quindi creare un naso di proporzioni estetiche desiderabili con una apparenza naturale ed in armonia con il resto del viso, in grado di accentuare dolcemente  la bellezza degli occhi e della bocca.

Scienza della rinoplastica moderna

I nuovi metodi considerano un certo numero di parametri oggettivi e soggettivi, che sono utilizzati nella rinoplastica in generale, per descrivere l'aspetto estetico di un naso e progettare una rinoplastica. Spesso tali parametri subiscono una evoluzione nel tempo o alcuni di essi assumono maggiore importanza rispetto ad altri.
Vediamo i principali parametri utilizzati oggi nelle nuove tecniche della rinoplastica moderna, in preparazione all’intervento chirurgico:

Proiezione

rinoplastica proiezione del naso

Esempi di proiezione del naso


Nella rinoplastica, per proiezione si intende “quanto sporge il naso dal viso”. I nasi che sembrano sporgere troppo dalla faccia sono nasi detti  “molto proiettati”. Questo eccesso di proiezione può coinvolgere tutto il  naso o può essere limitato ad una sola porzione di esso, tipicamente la punta.
I nasi che non sporgono abbastanza dal viso invece vengono detti “nasi schiacciati”. Questo deficit di proiezione può coinvolgere tutto il naso, ma in genere è limitato alla sola punta. I nasi della razza africana e alcuni nasi asiatici, possono anche essere schiacciati anche al livello del dorso del naso.

Rotazione

rinoplastica angolo naso labiale e naso frontale

Angoli estetici tra naso e labbra e tra naso e fronte per maschio e femmina 


La rotazione è un termine usato dai chirurghi plastici per definire l'angolo nasolabiale e l'angolo naso frontale. Il primo, più  importante, determina la rotazione verso l’alto della punta del naso. Questo angolo è idealmente tra i 90 gradi e i 110 gradi.
 
Un naso dalla punta cadente è un naso con un angolo chiuso, che necessita di rotazione verso l’alto per diventare esteticamente più gradevole. I nasi nella nostra razza e nelle popolazioni del medio oriente tendono ad essere nasi lunghi e cadenti.
Al contrario, un naso troppo all'insù è un naso troppo ruotato. Ciò significa, che ha  l’angolo nasolabiale troppo aperto e richiede una de-rotazione cioè una inclinazione verso il basso per diventare  esteticamente più gradevole. Questo tipo di naso è tipico nelle popolazioni nordiche e scandinave.

Rapporto tra margine alare e Columella

rinoplastica rapporto alare columella

Classificazione del naso sulla base del rapporto tra margine alare e columella. Il rapporto tra margine alare e columella è diventato uno degli aspetti più importanti della rinoplastica molderna


Il rapporto tra il margine alare e la columella è probabilmente uno degli aspetti divenuti negli anni più importante nell’ambito dei nuovi metodi della  rinoplastica moderna. Quando vediamo di profilo un naso attraente, questo lascia solo intravvedere la narice. Se la narice è nascosta o viceversa si vede eccessivamente il naso perde armonia e bellezza. Un rapporto tra margine alare e columella tuttavia può essere influenzato da variazioni derivanti dalla posizione dell’ala della narice e/o dalla posizione della columella o da una combinazione di entrambi.

Il margine alare

La posizione del margine alare corrisponde al bordo superiore della narice nella parte vicina all’apice della punta del naso e può disturbare il rapporto alare-columellare ideale. Un bordo  appeso si osserva tipicamente nei nasi con pelle spessa. La narice tende a scomparire insieme alla visibilità della columella. Il naso assume un aspetto pesante. Questi tipi di nasi sono generalmente più comuni nell’America Latina, negli afro-americani, e nei nasi del Sud-Est asiatico.
Se il margine alare è posizionato troppo in alto, può produrre un aspetto innaturale, mostrando molto le narici e la columella. Questa condizione è frequentemente legata ad una retrazione delle alari conseguenza di un intervento di rinoplastica precedente in cui vi sia stata una amputazione delle cartilagini alari o una eccessiva rimozione. Questa condizione è spesso associata a pinzamento della punta del naso e difficoltà respiratoria per  collasso della valvola, costituita appunto dalla volta delle cartilagini alari.

La  Columella

Se la visibilità della columella è eccessiva si parla di columella appesa. Questa potrebbe essere di natura costituzionale,  ma anche una situazione conseguenza di un precedente intervento di rinoplastica.
All’altro estremo c’è la retrazione columellare, che generalmente è conseguenza di pregressi interventi di rinoplastica o setto-plastica o ancora esiti di trauma sulla piramide nasale. Questo tipo di effetto è dovuto alla perdita della cartilagine, della parte anteriore del setto verso la punta, che sostiene la columella.

Concludendo possiamo dire, che il rapporto alare-columellare può essere alterato sia da problemi della rima delle alari (rima alare pendente o retrazione della rima delle alari) o da problemi della columella (columella retratta o pendente), ma anche dalla combinazione di problematiche sulle due strutture. Tuttavia una columella retratta associata a una rima alare retratta pur tendendo a mantenere il rapporto alare-columellare in ordine, produce una sensazione non armonica, in quanto tale situazione risulta in un rapporto corretto tra rima alare e columella ma nello stesso tempo non corretto rispetto al resto del naso. Questo spiega perché seguendo i dettami della rinoplastica moderna questi difetti vanno sempre individuati e risolti singolarmente per ripristinare un giusto equilibrio dinamico del naso.

Larghezza del naso

Con l’intervento di Rinoplastica è possibile stringere il naso al livello del dorso e della punta. Le limitazioni possono essere legata alla larghezza e forma delle ossa nasali o ancora allo spessore della pelle per quanto riguarda la punta. C’è inoltre da ricordare, che come accennato precedentemente una rinoplastica non ben studiata può dare una percezione alterata della reale larghezza nasale,  rendendo il naso meno gradevole e apparentemente più largo o più stretto rispetto ad un ideale equilibrio. 


Simmetria

La Rinoplastica può essere realizzata per migliorare le asimmetrie nasali. L’ asimmetria del naso è tipicamente causata da una combinazione di fattori, che possono includere: deviazione del setto, frattura delle ossa nasali, piramide nasale mal orientata e cartilagini ed ossa asimmetriche di natura costituzionale.

Rinoplastica: Forma e funzione

Allo stesso tempo, che ci prodighiamo per realizzare un naso esteticamente gradevole, dobbiamo rispettare l'altrettanto importante funzione del naso è cioè quello di consentire un adeguato flusso d'aria durante la respirazione. Infatti l'aspetto esteriore del naso e la funzione interna del naso, vanno sempre di pari passo. Le rinoplastiche riduttive effettuate con tecniche tradizionali e obsolete, spesso portano problemi tardivi tipici come la punta del naso pinzata, con il collasso delle valvole nasali,  che a loro volta determinano i sintomi dell’ ostruzione nasale cronica. Le nuove tecniche di rinoplastica moderna seguono invece un approccio funzionale,  che rispetta  la funzione respiratoria, mantenendo o migliorando la stabilità del naso. Questo approccio aiuta a prevenire le problematiche  a lungo termine come il collasso della valvola nasale o il pinzamento della punta, che tendono a sconvolgere sia l'estetica che la funzione del naso.

Rinoplastica domande e risposte

Verranno usati i tamponi dopo l'intervento chirurgico di rinoplastica?

A molte persone sono state raccontate storie orribili riguardo i tamponi da chi già si è operato di rinoplastica. Personalmente utilizzo poco i tamponi, l’approccio open, che limita le incisioni al bordo delle narici senza sezionare la mucosa interna ci da la possibilità di non usare i tamponi. In alternativa quando si lavora sul setto, delle piccole incisioni di drenaggio alla base del setto servono a evacuare i residui di sangue tra mucosa e cartilagine, senza necessità di posizionare i tamponi. Ancora nei casi di grosso lavoro sul setto applico dei tamponi costituiti da normale garza imbevuta con vasellina liquida sterile, che rimuovo precocemente in 9-72 ore, secondo i casi. Il concetto che sta alla base di queste tecniche di rinoplastica è che il naso deve essere corretto definitivamente durante l’intervento e non si sistemerà o migliorerà da solo nel post operatorio. Infatti spesso i tamponi vengono utilizzati, nelle tecniche tradizionali di rinoplastica, per molti giorni, per mantenere dritto un setto, che non appare perfettamente in ordine ad intervento ultimato, nella speranza che questo possa contribuire al risultato finale.

C’è anche da dire che il gonfiore post operatorio renderà comunque difficile una normale respirazione col naso anche in assenza di tamponi durante le prime settimane.

Verrà utilizzato il gesso dopo l'intervento chirurgico?

La mia preferenza va ad un gesso leggero, che ricopre il dorso del naso e lascia scoperta la punta. Esistono alternative come gli splint rigidi e gli splint in acrilico. Tuttavia il gesso secondo me presenta ancora il grosso vantaggio di modellarsi intorno alla pelle esterna del naso. Questo consente non solo la funzione di immobilizzazione delle ossa fratturate, ma anche la contenzione dell’edema post operatorio, che risulta essere il fattore temporaneo,  che disturba maggiormente il paziente  operato di rinoplastica.

Che tipo di incisioni verranno utilizzate per effettuare la rinoplastica?

Il metodo che utilizzo è quello della rinoplastica aperta o open, come ho già spiegato in varie sezioni di questo sito è secondo me un metodo più evoluto rispetto alle tecniche endonasali tradizionali. La cicatrice consiste in una incisione sul bordo interno delle narici associata ad una  incisione trasversale a “V” sulla columella. Con questa metodica è possibile approcciare l’intera struttura del naso solo mediante questa incisione, non vi sono cioè incisioni, che potrebbero portare a sanguinamento posteriore dopo l’intervento.

Che tipo di anestesia verrà utilizzata per la rinoplastica?

Il tipo di anestesia che utilizzo di routine è la sedazione profonda fatta dall’anestesista per garantire controllo assoluto durante l’intervento, associata ad un blocco selettivo con anestesia locale iniettata nelle terminazioni, che innervano il naso. Naturalmente questo step viene realizzato dopo che il paziente è addormentato. Il blocco  locale è molto importante non solo perché contribuisce al confort del paziente durante l’intervento, ma anche perché il paziente nel postoperatorio non avvertirà dolore visto, che l’effetto dell’anestetico locale tende a perdurare per il tutto il periodo successivo in cui qualche fastidio potrebbe essere avvertito.

Sarò molto diverso dopo l'intervento chirurgico? La gente lo noterà?

È questa una preoccupazione importante da parte di molti pazienti  i quali hanno paura, che la loro immagine dopo l’intervento di rinoplastica verrà totalmente stravolta. In realtà, per esperienza posso assicurare,  che un intervento ben eseguito migliorerà dolcemente i tratti somatici e a sorpresa ci si renderà conto, che amici e conoscenti faranno i complimenti per l'aspetto e non per il naso. Diranno: "Stai benissimo. Hai un nuovo taglio di capelli?" o "Sei andato in vacanza? Hai un aspetto riposato!"
C’è da dire che utilizzando la grafica computerizzata è possibile valutare il cambiamento del viso dopo la rinoplastica prima di effettuare l’intervento stesso e quindi ci si può rendere  conto dell’entità effettiva del cambiamento del viso.

Quando potrò tornare a fare attività fisica dopo l’intervento di rinoplastica?

Attività fisica e gli sforzi devono essere evitati durante le prime 4 settimane dopo l’intervento. Infatti qualsiasi attività, che porta ad un aumento della pressione sanguigna aumenta il tempo necessario per far sgonfiare il naso. Ci sono inoltre concrete possibilità, che un sanguinamento inaspettato possa produrre fibrosi in eccesso sottopelle, che si tramuteràin una possibile alterazione del  profilo del naso, oltre che generare dolore e sensazione di pulsazione specie sulla punta. Dopo circa un mese si può iniziare una attività fisica leggera ascoltando le sensazioni che il nostro corpo  rimanda. Una attenzione particolare va data agli sport di contatto, occorre infatti essere coscienti, che la saldatura completa delle ossa nasali avviene dopo alcuni mesi e quindi è possibile, che in seguito a colpi involontari,  il naso possa subire un dislocazione delle ossa nasali con conseguente deviazione.

Potrò portare i miei occhiali dopo l'intervento chirurgico?

Si dovrebbe evitare di mettere gli occhiali, specie quelli con montatura pesante, direttamente sul naso per circa 4-6 settimane dopo l'intervento chirurgico. Questo per evitare che il peso degli occhiali possa spostare involontariamente le ossa nasali non ancora perfettamente saldate. Al contrario se durante l’intervento non vi è stata frattura delle ossa nasali, gli occhiali possono essere indossati già nei giorni successivi all’intervento.

Quante volte è possibile intervenire su un naso?

Non esiste un limite circa le revisioni, che si possono fare sul naso, tuttavia mi preme dire, che ogni successiva revisione implica ulteriore aumenti di fibrosi post-operatoria interna con capacità di correzione estetica inferiore per ogni successivo intervento. Questo problema è legato agli esiti cicatriziali di volta in volta maggiori, che limiteranno i risultati estetici finali. Quindi è consigliabile fare revisioni solo in casi di difetti non risolti nei precedenti interventi ed evitare assolutamente di entrare nella spirale della ricerca della perfezione eccessiva, che ci potrà portare a danni irreparabili.

La mia respirazione peggiorerà dopo l’intervento di  rinoplastica?

L’intervento di rinoplastica migliora l’aspetto estetico ma non dovrebbe peggiorare la parte funzionale. Per questo in presenza anche di piccole deviazioni del setto, personalmente le correggo, anche se la richiesta è esclusivamente estetica, proprio per evitare il peggioramento della funzione respiratoria a lungo termine legato al restringimento delle cavità interne del naso per motivi estetici.
​C’è da dire che nelle prime settimane dopo l’intervento vi sarà comunque un peggioramento della funzione respiratoria, per ovvi motivi, legata al gonfiore e al trauma conseguente l’intervento, che tenderà a risolversi spontaneamente nel corso delle settimane successive.

L’intervento di rinoplastica è doloroso?

Come ogni intervento chirurgico qualche fastidio è possibile che ci sia, specie nei primi giorni. Tuttavia anche al livello tecnico molto è cambiato. Infatti gli approcci extraperiostali si sono dimostrati risolutivi per il problema del dolore post-operatorio, che se presente è sempre dovuto ad involontarie lacerazioni del periostio e non alla frattura dell’osso stesso, che di per se non ha innervazione e quindi non può generare dolore. Inoltre la possibilità di assumere farmaci antidolorifici nel post operatorio ci consente di far fronte agevolmente ai fastidi residui.

Quando potrò tornare al lavoro dopo la rinoplastica?

La maggior parte dei pazienti si prende una  settimana di riposo dopo l’intervento di rinoplastica, ma è possibile, che secondo il recupero di ognuno,  ci sia bisogno di qualche giorno in più. Una  volta rimosso il gesso, dopo sette giorni è possibile riprendere le normali attività evitando di fare sforzi. La presenza di lividi tende a scomparire completamente in circa 20 giorni, i quali comunque possono essere mascherati dopo una settimana con il make-up. Per esperienza personale, i pazienti che si preoccupano di più con la propria privacy,  generalmente tornano alle normali attività in circa due settimane.

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Dott. Mauro Leonardis
Autore dell'articolo

Dott. Mauro Leonardis
Medico-Chirurgo
Specializzato in Chirurgia Plastica